Fattori di rischio per crisi epilettiche elettrografiche nei neonati trattati con ipotermia
Sono stati valutati i fattori di rischio di convulsioni elettrografiche tra neonati trattati con ipotermia terapeutica per encefalopatia ipossico-ischemica ( HIE ).
È stato effettuato uno studio osservazionale di coorte in 3 Centri con 90 neonati a termine trattati con ipotermia, monitorati con video-EEG continuo ( cEEG, elettroencefalogramma continuo ) entro il primo giorno di vita ( età media di insorgenza alla registrazione 9.5 ore ) e continuativamente per più di 24 ore ( totale 93.3 ore ).
Un medico esperto in elettroencefalogrammi pediatrici ha esaminato cEEG per le convulsioni elettrografiche e per la categoria di EEG iniziale.
In totale, 43 neonati ( 48% ) hanno avuto convulsioni elettrografiche, di cui 9 ( 10% ) con lo status epilettico elettrografico.
Una classificazione di EEG iniziale anomalo ( troppo discontinuo, depresso e indifferenziato, burst suppression, o tensione estremamente bassa ), ma non le variabili cliniche ( compresi pH minore di 6.8, eccesso di basi minore o uguale a -20, o punteggio di Apgar a 10 minuti minore o uguale a 3 ), è stata fortemente associata con le crisi epilettiche.
In conclusione, le convulsioni elettrografiche sono comuni tra i neonati affetti da encefalopatia ipossico-ischemica sottoposti a ipotermia e sono difficili da prevedere sulla base delle caratteristiche cliniche.
Questi risultati giustificano la raccomandazione di effettuare un monitoraggio continuo di elettroencefalogramma nei neonati trattati con ipotermia. ( Xagena2014 )
Glass HC et al, Neurology 2014; 82: 1239-1244
Neuro2014 Pedia2014